Le persone tossiche sono gli individui che distruggono l’energia emozionale di sè stessi e di chi li circonda.
Perché è così importante riconoscerle e gestirle?
Perché le persone demotivanti sono alla base di fallimenti aziendali, crisi matrimoniali e difficoltà incessanti nella vita!
Le persone demotivanti si individuano con queste caratteristiche:
- Generalizzano il negativo
- Parlano solo dei problemi e li ingigantiscono
- Riportano solo i lati negativi ed escludono quelli positivi (di situazioni, persone ecc.)
- Sono critici verso gli altri hanno sempre un motivo per lamentarsi
- Nonostante lo sforzo non cambiano atteggiamento e non si mettono in discussione
- Da quando li conosciamo la nostra vita è diventata inspiegabilmente difficile
Quando non seguiamo scrupolosamente una procedura per gestire queste persone finiremo per soccombere e passare anche noi al “lato oscuro”.
Ma come mai ci sono persone così?
Le persone demotivanti croniche (che non possono migliorare) sono circa il 5% della popolazione (quindi una piccola parte), è importante capire che NESSUNO e ripeto NESSUNO di noi nasce con un’energia negativa.
Ogni persona quando è bambina è dotata di un’incredibile energia emozionale positiva, capace di sognare ed entusiasmare gli altri.
Cosa succede allora?
Succede che viviamo dei traumi che ci fanno perdere queste energia, ognuno di noi vive dei traumi, le persone demotivanti però rimangono intrappolate negli episodi del passato e vivono nel terrore di poterli sperimentare di nuovo.
Per questo sono così sospettose e critiche, perché inconsciamente si stanno difendendo da possibili attacchi dell’esterno che potrebbero minacciare la loro incolumità.
Bisogna quindi comprendere che non sono persone cattive, bensì sono persone traumatizzate dalla vita che non hanno superato un trauma, quindi hanno paura di tutto e di tutti.
Comprendere come si diventa demotivanti ci aiuta a gestire meglio queste persone, infatti empatizzando con le loro emozioni riusciamo a non farci influenzare così tanto ed essere meno permalosi.
Ci sono inoltre diversi tipi di persone demotivanti:
- Le demotivanti “croniche”, ovvero che hanno un comportamento demotivante “cronicizzato” cioè stabile, anche chiamati demotivanti di primo livello.
- I demotivanti di secondo livello, persone non ancora croniche ma che potrebbero diventarlo in quanto a stretto contatto con un cronico.
- I demotivanti di terzo livello, dette in “valenza demotivante”, persone a contatto con un demotivante che in alcuni contesti attuano atteggiamenti demotivanti.
Ogni categoria di demotivante va trattato in modo diverso, infatti i demotivanti di primo livello (il 5% della popolazione) è al di là del nostro aiuto, non abbiamo infatti una tecnologia adatta per assicurare loro un cambiamento duraturo.
Per questo dovresti toglierti dalla testa che tu puoi “cambiarlo” e che lui può migliorare, perché finirai per soccombere.
Ricordati che i demotivanti cronici sono tali proprio perché NON si mettono in discussione e non sono in grado di riconoscersi come tali.
I demotivanti di secondo e terzo livello invece possono cambiare non appena si rendono conto che il loro atteggiamento li sta portando ad autodistruggersi.
Per farlo devono imparare in primis come gestire i loro demotivanti e fermare questa “catena di Sant’Antonio”, infatti non appena smetteranno di subire queste ultime la loro energia positiva tornerà a vivere.
Qual è quindi la procedura corretta per gestire un demotivante?
- Sii sempre corretto nei suoi confronti: le persone demotivanti fanno leva sui tuoi punti deboli, se compi azioni poco etiche nei loro confronti sarà più facile per loro farti sentire in difetto e manipolarti.
- Non parlare di te e dei tuoi problemi: quando ti apri con un demotivante troverà il tuo punto debole dove affondare la lama, quindi evita di parlare dei tuoi sogni e dei tuoi problemi.
- Non condividere notizie negative: in questo modo il demotivante non avrà ulteriori motivi per lamentarsi.
- Non chiedere aiuto, potrebbe rinfacciartelo e manipolarti.
- NON ANDARCI IN SCONTRO: questo punto è forse il più importante, la maggior parte delle persone entra in scontro con il demotivante pensando di vincere e di cambiarlo, la verità è che non cambierà proprio nulla se non che ci sentiremo ancora più abbattuti di prima.
- Dirada gli incontri, meno lo vedi meglio starai.
- AFFRONTALO CON UN DISCORSO CHIARO E COSTRUTTIVO: quando hai fatto bene i punti precedenti allora è il momento di affrontare il demotivante attraverso un discorso chiaro e costruttivo, nel quale comunichi le tue aspettative e chiedi alla persona di cambiare atteggiamento nei tuoi confronti.
- Taglia la relazione: se hai fatto tutto quello che potevi e la persona non cambia un minimo comportamento verso di te, allora non avere paura a troncare la relazione, infatti questa persona è al di là del tuo aiuto e finchè ci starai a fianco la tua vita stenterà a decollare e difficilmente sarai felice.
Puoi dare quanta colpa vuoi agli altri, ma se non li gestisci sarai tu a pagarne i prezzi.
Devi salvaguardare la tua risorsa più importante: la tua energia emozionale positiva!